7 libri per non dimenticare il massacro delle foibe
Biblioteca Comunale “Francesco De Stefano”
Il 10 febbraio è il Giorno del ricordo. Dal 1943 al 1947 oltre diecimila persone furono gettate vive o morte nelle foibe, le cavità carsiche ai confini orientali per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani. Un genocidio riconosciuto ufficialmente soltanto nel 2004. La data scelta per ricordare le vittime è il giorno in cui nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Le testimonianze raccontano come nelle cavità carsiche, chiamate foibe, vennero gettati ancora vivi, l’uno legato all’altro col fil di ferro, uomini, donne, anziani e bambini che in quel periodo di grande confusione bellica si erano ritrovati in balìa dei partigiani comunisti jugoslavi.
Ancora più angosciante e terribile la successiva tragedia dei profughi. In più di cinquecentomila furono costretti all’esodo, lasciando da un giorno all’altro le proprie abitazioni e tutti i beni per fuggire in Italia, con enormi disagi e innumerevoli difficoltà.
Sono 7 i volumi qui chiamati a raccolta, tutti nuovi acquisti, libri che raccontano una delle pagine più buie della nostra storia.
Le foibe, l’esodo giuliano-dalmata, l’esilio, gli odi e i pregiudizi politici: ricordi personali e storia s’intrecciano sul filo di una memoria personale che si fa pagina di storia collettiva. La voce narrante è quella di un bambino nato in un campo profughi, cresciuto in estrema povertà circondato dal silenzio doloroso degli adulti; sarà l’incontro con un uomo, un testimone muto della tragedia a condurlo verso una nuova consapevolezza delle sue radici e della sua storia. Un libro che non concede sconti e getta uno sguardo scomodo sugli avvenimenti seguiti al 1947.
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Gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali sono stati fra i protagonisti del rinnovamento degli studi sul problema delle foibe avvenuto a partire dalla fine degli anni Ottanta. Questo libro fornisce la documentazione necessaria per comprendere autonomamente i fatti e orientarsi nelle varie interpretazioni storiografiche, mentre l’ultima parte contiene una mappa dettagliata delle foibe e le indicazioni indispensabili per raggiungerle.
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Norma Cossetto venne gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani tra il 4 e il 5 ottobre del 1943. Aveva ventitré anni ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia, all’Università di Padova. I suoi assassini, partigiani di Tito, che dopo il crollo del regime fascista tentarono di prendere il potere in Istria non hanno pietà della sua giovinezza e innocenza e, prima di ucciderla, la violentarono brutalmente.
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In aggiunta ai summenzionati libri sulle foibe, segnalo anche Raoul Pupo, “Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio”, che traccia un quadro completo di quelle vicende.
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Uno dei libri più completi sulle Foibe! L’autore è riuscito a raccogliere in 298 pagine, numerose testimonianze inedite dei parenti delle vittime delle violenza dei comunisti titini. Una vera e propria inchiesta per non dimenticare una tristissima pagina della nostra storia!
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Ancora oggi, nonostante l’istituzione del giorno del ricordo e nonostante il dibattito che da anni imperversa su questo tema, il dramma delle foibe resta sconosciuto ai più, quasi fosse una pagina rimossa della Seconda Guerra Mondiale. Eppure, si stima che vi abbiano trovato la morte molte migliaia di persone, “cancellate” dalla memoria dei posteri proprio dalla barbara modalità con cui ebbero sommaria sepoltura. Ecco perché è importante ricordare le vicende di alcune di queste vittime, attraverso i diari e le testimonianze della metà del secolo scorso. In particolare, nel libro viene dato spazio alle storie delle cosiddette “infoibate”, come Norma Cossetto e le sorelle Radecchi. Storie particolarmente significative perché raccontano di una doppia rimozione: il silenzio calato per decenni sulle foibe e, prima ancora, il naturale riserbo che si imponeva alle vicende personali delle donne dell’epoca.
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Gigliola Alvisi scrive romanzi per bambini e ragazzi: affronta spesso temi attuali e legati alla nostra Storia, oltre a raccontare ai giovani lettori storie vere.
“La bambina con la valigia” è il primo libro per ragazzi che affronta le complesse vicende dei territori italiani della Venezia Giulia alla fine della seconda guerra mondiale. Età di lettura: da 10 anni
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Per rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, in biblioteca verranno messi in evidenza tutti i testi su citati.
La Bibliotecaria Rosaria
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