[Original English]
Prima della riforma borbonica la storia del territorio valdericino si intreccia con quella di Erice. Le ricerche effettuate alla fine dell’800 dall’erudito parmense Marchese Guido Dalla Rosa, e nei primi anni ’80 del secolo scorso dall’equipe dello studio so Francesco Torre, hanno dimostrato che l’uomo ha abitato questo lembo di Sicilia sin dal Paleolitico Superiore. A quel periodo risalgono questi strumenti litici provenienti da Rocca Giglio. Risalenti al Paleolitico sono pure alcune incisioni lineari, probabilmente utilizzate per limare strumenti di selce, scoperte dal Torre in una grotta in contrada Misericordia. Nello stesso antro il Torre ha scoperto alcune incisioni che fa risalire al periodo Paleocristiano e che raffigurano una croce scolpita nella roccia con un Cristo e le montagne del Golgota ai suoi piedi, e il volto di un vecchio con una lunga barba (quasi sicuramente l’immagine di un Cristo). Un’altra Croce è scolpita su una delle due pareti d’ingresso. Altre indagini archeologiche hanno portato alla luce interessanti reperti databili tra il 2200 ed il 1500 a.C.. Due provengono da una grotta dell’area di Rocca Giglio, grosso affioramento roccioso dove persiste un suggestivo ambiente naturalistico con macchia mediterranea ancora intatta: sono un frammento di ceramica àcroma ed un attingitoio. Un frammento di vaso aperto è stato, invece, rinvenuto nei pressi della montagnola di Misericordia. Dalle antiche cave poste sulla sommità della collin a di San Barnaba e dal versante della contrada Sant’Andrea che si affaccia sul mare provengono interessanti reperti di Età Romana, che si collegano alla presenza a Sant’Andrea (pressappoco nel sito dove ora sorge la chiesa) di una villa del III secolo d.C.. Si tratta per lo più di frammenti di ceramica in terra sigillata africana e di frammenti di anfore. Anche questa moneta di bronzo di età imperiale romana proviene dal territorio di Valderice. 1. Gli studi sin qui svolti indicherebbero che l’area di Valderice-S.Andrea-Bonagia fu densamente popolata a partire dal III secolo a.C. e fino al IV secolo d.C.. Le ville e le case residenziali dei ricchi latifondisti romani dimostrerebbero che le bellezze paesaggistiche favorirono già a quell’epoca lo sfruttamento del luogo a fini di villeggiatura.